Romano di nascita e svizzero di adozione, Sergio Tappa, che attualmente risiede e lavora a Lucca, ha saputo portare la propria anima mediterranea all’interno degli stilemi artistici di derivazione mitteleuropea, dando vita ad una continua compenetrazione.
Servendosi di un forbito linguaggio polimaterico, Tappa (graphic designer prima di essere artista) si focalizza sui movimenti dell’anima, considerando quest’ultima come in continua connessione con la natura.
Cerebrale ancora prima che figurativo, vede l’arte anche come processo di conoscenza, mediato dalla ricerca sensoriale, ed è spesso alla ricerca dell’irrappresentabile; il risultato sono creazioni visionarie, allucinazioni concretizzate, supposizioni visive indiscutibilmente attraenti. “Vincoli”, esposizione curata da Alessandro Romanini, dichiara un legame a filo doppio con la figura ed il pensiero di Giordano Bruno, (in particolare con il testo De vinculis in genere, scritto nel 1591) esplicitandolo, in maniera personalissima, attraverso allucinazioni archetipiche e segni appartenenti alla sfera del non-detto.
Testo di Alessandro Romanini.