Un artista giovane, eppure abitato da un’irrequieta operosità. Pietro Tomassi, con una smania tutta sua di creare all’infinito, plasma figure a metà tra l’umano e il mostro: soggetti mitologici patinati di contemporaneità, ibridati con supereroi inediti, che a volte ci appaiono come una sorta di X-Men sconfitti. Personificazioni di elementi naturali prendono forma, e simbologie dalla poesia vagamente orientale, leggere ma forti.
Contributi testuali: Marco Palamidessi, Salvatore Settis, Paolo Grigò, Massimo Marsili, Girolamo Deraco.