Realizzata con le fattezze di una rivista, a riecheggiare proprio quelle di moda del passato, questa pubblicazione si configura come l’unione di un catalogo di mostra tout court ed una miscellanea di saggi critici inerenti, oltre che all’argomento principe dell’esposizione, anche al contesto storico,
economico e sociale degli anni ’50.
Come viveva la moda italiana subito prima e poi agli albori del fenomeno “Made in Italy”, quando l’illuminato e lungimirante Giovanni Battista Giorgini vi si dedicava con tutto sé stesso? Come si è quindi evoluta in seguito? Quale impatto ha avuto tutto ciò sulla società italiana e quali echi al di fuori del Paese? Gli autori dei testi in catalogo (la curatrice Sabrina Mattei, Letizia Pagliai, Guido Andrea Pautasso, Romano Paolo Coppini, Barbara e Monica Borsotto, Paola Goretti, Andrea Giuntini, Antonio Franceschini) si sono interrogati su tutto questo, dissertando dei precursori della moda Made in Italy (i futuristi), del clima di rinascita che pervadeva la società negli anni ’50, della famiglia Giorgini, della maestria creativa che regnava, all’interno delle singole case, a livello sartoriale; degli atelier-salotto, dell’artigianato, dell’imprenditoria. Si sono soffermati sul trucco, compagno fedele della moda, sulla teatralità.
Pagine che riportano in vita sogni, perché dopo tutto, per dirla con le parole di Giorgini, “sembrava un sogno”.