LA RONDINE – IL PROLOGO
INSTALLAZIONE TOTALE ISPIRATA A PUCCINI – LUCCA MMXVIII

LA RONDINE – IL PROLOGO
INSTALLAZIONE TOTALE ISPIRATA A PUCCINI – LUCCA MMXVIII

L’artista visivo e plastico Alexey Morosov, lo scrittore Nicolai Lilin (autore di Educazione siberiana) ed il compositore e musicista Federico de Robertis, con la collaborazione del curatore, prof. Alessandro Romanini, hanno qui dato vita non ad una “semplice” mostra, bensì ad un progetto complesso, pensato come sinergia di arti, all’insegna di una consonanza russo-italiana; un work in progress a tutti gli effetti - come ben si evince dal titolo, il quale sottolinea appunto  che ci troviamo davanti “solo”  ad un prologo.
All’insegna di un sincretismo militante delle arti, Morosov, Lilin e De Robertis partono da La Rondine di Giacomo Puccini per costruire un’installazione totale (e quale migliore terreno se non quello del teatro lirico, già per sua natura dalle forme globali?), fortemente sinestetica, portatrice di una nuova mitologia e di nuovi personaggi (eroi che riecheggiano saghe scandinave)  all’interno di una ambientazione nordica, dove la Rondine non è più Magda, ma un iperpersonaggio, un nuovo eroe, una figura maschile connotata però da una forte e misteriosa essenza femminile.
Pensato e realizzato in un formato molto vicino al 55 x 40 dei quotidiani (e con sembianze simili), questo breve ma denso catalogo reca i testi di Alessandro Romanini, Nicolai Lilin, Dimitri Ozerkov (direttore del dipartimento di arte contemporanea dell’Ermitage di San Pietroburgo), GianGuido Grassi e Beatrice Venezi, oltre al prologo del libretto realizzato da Lilin per la nuova opera.