Livornese, figura complessa divisa tra pittura e spettacolo, Dario Ballantini ha respirato arte in casa fin da piccolo. Affermato e molto apprezzato, la sua è una “identità pittorica inconfondibile” (Marco Palamidessi), che ha saputo “rubare” da molti grandi del ‘900 per dare vita ad un proprio, poliedrico linguaggio. Identità artefatte parla ambivalentemente di serialità, stereotipi, bagliori illusori, branchi di fuochi fatui umani, ma anche di identità “fatte ad arte”, costruite in una certa direzione; Ballantini mette a fuoco i volti e le figure nella loro complessità, non disdegnando tratti grotteschi ed esasperazioni fisiognomiche.
Testo di Marco Palamidessi.