Uno dei due protagonisti di questo dialogo artistico, il viareggino Inaco Biancalana, autodidatta dal segno scultoreo “nervoso”, è intriso della cittadina nella quale è nato e vissuto. Attraverso l’intaglio del legno (materiale “a portata di mano” nella zona), Biancalana materializza un personalissimo “naturalismo viareggino”, una “scultura dell’uomo qualsiasi” (citando Antonella Serafini), nella quale mostra una profonda empatìa con i personaggi scolpiti, le cui volumetrie pesanti si rivelano tali anche quando appaiono invece sottili. Sono soggetti presi dal quotidiano ma anche ritratti di grandi personalità a popolare l’immaginario di questo artista sorprendente eppure schivo, indissolubilmente legato alla propria terra.
Testo di Antonella Serafini.E
Evento svoltosi a Villa Argentina, Viareggio.