Le opere raccolte all’interno della mostra “EKLETTICA. La metamorfosi della forma” offrono un ampio panorama della produzione artistica di Roberto Altmann e restituiscono perfettamente il senso di continuo divenire che la caratterizza. Forte di una pittura che sa spaziare dal sacro al profano, Roberto Altmann reinterpreta le tecniche “classiche” (importante è l’influenza di maestri come Raffaello o Velázquez) con mano personalissima, offrendo sempre diverse declinazioni della forma figurativa. Siamo davanti ad un nuovo rinascimento, in cui la centralità umana appare sacra ed intoccabile nella propria essenza anche quando passa attraverso sentieri di profonda trasfigurazione. E’ grazie ad una efficacissima sintesi tra il figurativo e l’informale che l’artista riesce a dare vita a quelli che sembrano calchi dell’umano (e a volte addirittura fossili di questo): grovigli di corpi ed anime colti nell’attimo di un poderoso dinamismo ed in quello pietrificati per sempre attraverso il disegno ed il colore. Il tratto nero di Altmann appare demiurgico nel suo correre sulla tela bianca, nel suo dare vita a meta-forme possenti ed esondanti.
Testo di Nicolò Villani.