Occhi che vedono anche quando sono chiusi, che non riescono a smettere di vedere, di avere “visioni”: un dono e una maledizione insieme. Questo era Beatrice Brigante, La Visionaria, (termine che lei stessa aveva scelto per firmarsi), giovane artista lucchese prematuramente scomparsa nel 2017, all’età di trentuno anni. Uno stile e un tratto inconfondibili, per ritratti e vignette pungenti, dipinti con colori acrilici vividi e magnetici, dai quali affiora un senso di “altrova”, come un oscuro ed inevitabile presagio. Un triste e granitico disincanto quello di Beatrice, con rari sprazzi di ingenuità pura, speranza; una voglia di restare nonostante tutto, di lasciare una traccia, seppur andandosene. E un monito, quasi un mantra: NON CANCELLARE.
La mostra alla quale è riferito il catalogo è stata curata dagli amici lucchesi di Beatrice, tra i quali Federico Giammattei, Marella Pomponio e Giorgio Giusfredi; le opere esposte sono state invece raccolte dalla madre dell’artista.