Silvio Giambastiani iniziò la sua produzione artistica negli anni ’70. Era un lavoratore, autodidatta, che diceva di dipingere solo per hobby, per passione, senza alcuna ambizione, eppure, in quarant’anni di attività, ha partecipato a collettive in tutta Italia ed è stato protagonista di diverse personali; tra gli anni ’70 e gli anni ’80 ha vinto diversi concorsi di pittura e le sue opere si trovano oggi in molte collezioni private, anche all’estero. Nella pittura di Silvio Giambastiani si legge tutto l’amore per la sua terra: il paesaggio tipico della Valle del Serchio è avvolto da una leggera nebbia, da luci delicate e soffuse; la bellezza della natura si fonde col silenzio.
La retrospettiva è stata possibile grazie al Comitato Silvio Giambastiani di Valdottavo (nato dopo la morte del pittore) che ne ha raccolto un centinaio di opere, evitandone la dispersione e favorendone la valorizzazione.
Contributi testuali: Luca Meconi, Roberto Guastucci, Marco Palamidessi, Francesco Poggi.