Franco Anichini è incisore e pittore, nato a Borgo a Mozzano (LU) nel 1943, ha insegnato fino al 2004 disegno e storia dell’arte presso il Liceo Scientifico di Viareggio.
Pratica l’incisione dal 1979 e fin dall’esordio ha prediletto l’acquaforte a morsura unica, tecnica alla quale è rimasto fedele negli anni. Per la tiratura (in media 30 per lastra) si avvale della stamperia “Il Malbacco” di Aldo Galleni a Pietrasanta (LU).
Ingegno versatile ed inquieto, interpreta i soggetti sempre in una chiave fantastica e simbolica che, a volte, non risultano immediatamente percepibili. Ma ad una più attenta osservazione, dalle opere emergono scene costruite in spazi complessi e ricche di dettagli all’apparenza secondari: un’arte visionaria che suscita forti reazioni emotive.
Predilige i contrasti: alla statica mole di un edificio contrappone il fantasmagorico trascorrere di un corteo; all’angelica figura di una principessa d’altri tempi, pesci mostruosi e rettili.
Anichini lascia guidare la sua mano dall’inconscio. Le figure, le scene, nascono in itinere arricchendosi via, via di particolari. L’immagine affiora da sé emergendo dalle ragioni del profondo.
I soggetti della sua arte spaziano dalla serie ispirata da luoghi di Viareggio, Lucca, Pisa, dove gli edifici con le loro strutture architettoniche sono immersi in scene di ambientazione fantastica; alla rivisitazione di “Mistero buffo” di Dario Fo realizzata in chiave visionaria, dove la ricerca espressiva è affidata ad un intreccio di geometrie simboliche ed a personaggi grotteschi, in atmosfere decisamente popolate di rimandi allegorici; alla serie dei “Cantieri navali” dove gli scafi delle barche sembrano carcasse imponenti, costole gigantesche sgretolate dal tempo; alla visione di tronchi d’olivo umanizzati; alla sua personale rappresentazione della Divina Commedia e dell’Apocalisse di S. Giovanni.
L’artista lavora su formati di dimensioni diverse, dai grandi (cm. 60×80) fino a quelli tipo francobollo che realizza con l’ausilio di lenti d’ingrandimento, portando l’osservatore all’interno di un microcosmo tutto da scoprire.
Oltre l’acquaforte, predilige il disegno a china con il quale ha realizzato 25 tavole illustranti l’Apocalisse di S. Giovanni e 120 per la Divina Commedia. I 34 disegni del Paradiso, come i 49 dell’Inferno e i 37 del Purgatorio, sono stati realizzati a china nera su carta Fabriano liscia e ruvida, nel formato di cm. 33×48 con penna a cartuccia 0,6 e 0,8.
Oltre alle mostre ed ai vari concorsi, la sua produzione ha avuto destinazioni svariate: realizzazione di copertine per l’editoria, partecipazioni di nozze, recensioni su riviste di grafica, illustrazione di testi.
Franco Anichini vive e lavora a Viareggio, città da lui molto amata. Attento ricercatore e studioso della storia, delle tradizioni locali e degli aspetti minori del territorio, è particolarmente impegnato nello studio e nella sensibilizzazione della città verso le proprie radici, attualizzando le sue ricerche con pubblicazioni e spettacoli.