by Elena Cosimini Mostre 0 Comment 67 22 Lug 3 artiste. 3 diverse impostazioni tecniche e poetiche. Un unico amore: la fotografia. Inaugura oggi venerdì 19 luglio, alle 18,30, al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, una mostra (ad ingresso libero) dal titolo “Lo sguardo di Medusa nell’attesa di Perseo” che omaggia lo “scatto” al femminile.L’esposizione riunisce le opere di 3 artiste del territorio lucchese: Sarah Binotto, Daniela Lazzareschi, Valentina Ramacciotti, che hanno scelto la fotografia come mezzo espressivo e d’arte.Il titolo della mostra, curata da Marella Pomponio e Annalisa Bugliani, allude alla bellezza (quella che ha fatto condannare la Medusa da Atena, ma anche all’oggetto della fotografia) e alla sua disperata ricerca. Il tentativo di cogliere l’attimo, per consegnarlo alla memoria, sottraendolo al flusso inesorabile del tempo. Lo sguardo di Medusa, pietrificato, prima che lama di Perseo cali impietosa, allude al lavoro del fotografo, che, “attraverso lo specchio” (come fa Perseo per evitare lo sguardo di Medusa) inquadra l’esistente per selezionare ed asportare gli elementi che danno vita alla propria visione.Le artiste in mostra sono accomunate dall’uso del mezzo fotografico come strumento che allo stesso tempo indaga la propria identità e il proprio sentire, mentre delinea una visione personale sul mondo e soprattutto struttura una riflessione sull’attuale congiuntura storico-culturale, dominata dall’immagine diffusa pervasivamente e dalla connessione continua e diffusa.Una ricerca inesausta della bellezza intesa in senso “montaliano”, delle piccole cose che rischiano di sfuggire al ritmo circadiano impiegatizio, nella natura e nelle pieghe interstiziali dell’esistenza, è quella condotta da Daniela Lazzareschi, che non ha bisogno della figura umana.La memoria, individuale o collettiva, che si deposita e innerva il paesaggio – naturale o modellato dal lavoro dell’uomo – è il soggetto del lavoro fotografico svolto da Sarah Binotto, che ha come fulcro anche il genius loci.Il paesaggio e l’esistente, nella loro precarietà e nelle varie declinazioni biologiche, simboliche, ecologiste ed etiche, sono per Valentina Ramacciotti il teatro in cui narrare le sue storie distopiche. La macchina fotografica (e la telecamera) diventa per lei strumento per ulteriori narrazioni (è anche scrittrice) per raccontare storie distopiche ma verosimili e ipotizzare civiltà e mondi futuri.Il Palazzo delle Esposizioni per l’arte della città. Prosegue l’opera di divulgazione delle esperienze e ricchezze artistiche figurative del nostro territorio, portata avanti dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca nel suo Palazzo delle Esposizioni, oggi anche insieme alla Fondazione Lucca Sviluppo.L’azione delle due Fondazioni si è arricchita di nuove componenti, che vedono messi in luce i vari linguaggi della contemporaneità, come quelli multimediali (come è accaduto nell’istallazione totale “Puccini. La Rondine Atto 1”), la street art (entrata per la prima volta nel Palazzo delle Esposizioni con la mostra di Moneyless), il cross over linguistico fra pittura, architettura, scultura e design oltre che una ancora più marcata azione di ricerca e promozione degli eventi storico-culturali recenti (il progetto artistico Volilovi/Maurolovi) che hanno contribuito a inserire Lucca nel dibattito dell’arte e della cultura contemporanea.A questo si aggiunge l’azione di sviluppo di giovani creativi legati alle varie attività del mondo dell’arte e della cultura, che li vede coinvolti direttamente nella produzione di eventi, in una palestra per la creazione di profili professionali (curatori, grafici, allestitori.).SARAH BINOTTO nasce a Padova il 27 marzo 1972. Dopo un’intensa formazione autodidatta, nel 2009inizia a produrre ed esporre opere fotografiche in grande formato. Attualmente vive e lavora a Lucca. Ha esposto in collettive e personali di levatura internazionale fra le altre a Lucca, Berlino e Monaco. VALENTINA RAMACCIOTTI nasce nel 1972 a Lucca, dopo la maturità artistica e durante il corso di laurea in Storia dell’arte contemporanea, si dedica alla pittura, privilegiando la figura umana che diviene l’elemento cardine della sua ricerca estetica. Si avvicina poi alla fotografia, attraverso corsi di perfezionamento e master in Italia e all’estero. Nel 2002 ottiene la certificazione di qualità europea Q.E.P. Qualified European Photographer, Aja, Olanda. Inizia a lavorare all’interno di uno studio fotografico, quindi prosegue come freelance, insegnando fotografia e didattica multimediale negli istituti d’istruzione superiore. Nel 2005 vince il concorso internazionale Woman, Image Creators ed espone all’esposizione biennale di Belgrado. Espone in Italia e all’estero.DANIELA LAZZARESCHI nata nel ‘76 e abito da sempre nelle campagne lucchesi. Dopo il diploma inizia a lavorare nel retrobottega della piccola tipografia artigianale del padre, dove scopre l’interesse per la fotografia, tra gli odori acri e pungenti della camera oscura, utilizzata per l’incisione delle immagini su lastra. La passione vera e propria arriva negli anni successivi, quando un amico le regala la prima reflex. Inizia a fotografare, in modo viscerale e mai programmato, la bellezza della natura, le sue sfumature, i suoi dettagli, nella semplicità della sua magia e nell’immensità del suo equilibrio. La mostra termina il 4 agosto. Ingresso libero, apertura dal martedì alla domenica, dalle 15,30 alle 19,30 Share