MARTEDì 21 MAGGIO 2019
ORE 17.30 – AUDITORIUM PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
(Evento accreditato da Ordine Avvocati e Architetti – 2 cfu)
La lunga storia della legge urbanistica del 1942, di Mariella Zoppi e Carlo Carbone edito dal DIDA (Dipartimento di Architettura-Università di Firenze), ricostruisce la singolare vicenda della longevità della legge urbanistica italiana e, con l’obbiettivo di far emergere i motivi e le logiche della sua resilienza, ripercorre da una parte il dibattito disciplinare sull’urbanistica (progetti di riforma, architetture versus piani, ecc.) e dall’altra annota le integrazioni, le modifiche e gli atti legislativi, politici e amministrativi che l’hanno accompagnata nei suoi 77 anni di vita.
Attraverso le vicende della legge, il libro si propone di dare un’interpretazione del rapporto attuale fra società, politica e territorio al fine di trarre indicazioni utili a decifrare il presente e ad impostare ipotesi per il futuro, in un momento in cui il Paese sembra incapace di dare risposte positive alle aspirazioni e alle attese dei suoi cittadini. In tale situazione, il territorio appare, ancora una volta, un campo utile di verifica in quanto registra le difficoltà sociali e lo spaesamento civile restituendo uno scenario complesso segnato da consumo eccessivo ed improprio di suolo, da crolli e frane e da un disagio manifesto e diffuso nelle città. Tutto questo sembra riflettere un contesto sociale e politico fatto di aspettative e delusioni, di accelerazioni e brusche frenate. E’ in questo quadro che si colloca la vicenda della lunga e complicata vita della legge urbanistica nazionale che dal 1942, di decennio in decennio, è stata dichiarata via via, fascista, superata, inadeguata, inattuabile, ma che, nonostante tutto, è rimasta in vigore come “cartello” di norme facilmente disattendibili (abusivismo e non solo) che, ora come nel 1942, sembra tuttavia costituire l’unico compromesso possibile fra proprietari, investitori e società: una sorta di punto di equilibrio fra rendita, speculazione, istituzioni e collettività.
La lunga strana vita della legge urbanistica del ’42 può dunque essere letta come un paradigma della politica italiana, dei suoi tentativi di riscossa e delle sue mortificazioni, del suo gattopardesco modo di proporsi in un paese in cui tutto sembra, sempre, dover cambiare, ma alla fine nulla cambia mai per davvero.
Mariella Zoppi, architetto e urbanista, è professore emerito di Architettura del paesaggio dell’Università di Firenze. È stata Preside della Facoltà di Architettura e Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio. Ha fondato, sempre a Firenze, la Scuola di specializzazione post laurea in Progettazione dei giardini e Architettura del paesaggio (1997) e il Dottorato in Progettazione paesistica. Ha tenuto la cattedra di Cultura Italiana all’Università di Berkeley CA (1986, corso sui Giardini storici italiani). Attualmente è JianFeng Scholar Professor alla Zhejiang Normal University, Cina.
Ha contribuito alla redazione di numerosi piani urbanistici fra i quali Firenze, Reggio Emilia, Perugia, Montevarchi e piani di gestione di Parchi culturali (Montalbano, Baratti-Populonia); ha progettato parchi e giardini in Italia e all’estero, fra i quali il bacino remiero a Castedefels per le Olimpiadi di Barcellona e il Giardino toscano all’Orto botanico di State Island, NY.
Ha pubblicato monografie e saggi sulle vicende urbanistiche fiorentine, sui temi della progettazione del verde e sulla storia del giardino. Tra le pubblicazioni si ricordano i tre volumi di Progettare con il Verde (Firenze 1989-1992, r. 2006 ) premio Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 1992, Storia del giardino in Europa (Bari 1995, r. 2009 con testo inglese), I giardini degli inglesi (Firenze 2004), le Guide ai cortili ed ai giardini di Firenze e di Fiesole, Beni culturali e comunità locali (Milano 2007), Piante, fiori e profumi della Bibbia e Le Colline di Leonardo (Firenze 2009), Paesaggio in Toscana. Il più umano di questi mondi (Firenze 2012) e La villa, il giardino, il paesaggio. Un parco per gli Archivi Europei a Villa Salviati (Firenze 2012), Le Voci del Giardino Storico – Glossario (Firenze 2014), Il giardino di Monet a Giverny (Firenze 2016), Paesaggi d’autore (Firenze 2018), Zhejiang: il tempo e le acque. Appunti di viaggio in Cina 2018-2019 e La lunga storia della legge urbanistica del ’42 (Firenze 2019).